Chi è il Property Finder?

La figura del Property Finder

Oggi si sente parlare di questa figura emergente nel settore immobiliare, ma chi è il property finder, che caratteristiche deve avere, che differenze ci sono con il classico agente immobiliare, qual’ è il suo ruolo, come può esserti utile nella compravendita e che costi devi sostenere per avvalerti della sua collaborazione.

Le caratteristiche di un efficiente property finder, sono in primis una vera lunga esperienza immobiliare come agente abilitato (almeno 20 anni di attività). La sua visione deve essere a 360 gradi nel settore della compravendita. Per intenderci, deve conoscere bene il diritto immobiliare, saper valutare gli aspetti fiscali, tecnici in campo urbanistico e catastale, sapere come funzionano le politiche delle banche e avere dei punti di riferimento in ogni settore, per proporre ai propri clienti soluzioni per ogni aspetto dalla ricerca dell’immobile fino al trasloco e volture utenze, in base alle richieste del cliente stesso.

Quindi competenze e capacità di circondarsi di professionisti selezionati da garantire al cliente. Ma caratterialmente chi è il property finder? È una persona estremamente empatica e paziente, capace di ascoltare ma soprattutto di percepire le esigenze reali del cliente, andando spesso oltre le parole che ascolta. Deve focalizzare e rendere realizzabili i bisogni di chi cerca casa e quasi sempre ci sono sogni di più componenti della famiglia da equilibrare nella ricerca. Vi sembra facile? E se chi cerca deve anche vendere? Bisogna avere tantissima esperienza per assistere l’acquirente/venditore. Ho scritto un articolo su questo argomento che vi invito a leggere se vi trovate in questo caso.

 

Differenze con l’agente immobiliare classico.

Vi siete mai soffermati su un aspetto fondamentale delle agenzie immobiliari? Un proprietario sceglie a chi affidare il proprio immobile mentre l’acquirente, trovata casa, deve accettare di trattare con l’agente che ha l’incarico di venderla. In pratica è obbligato a rivolgersi a quel determinato agente. La differenza fondamentale tra le due figure è la parzialità. L’agente immobiliare gestisce, o dovrebbe gestire, una mediazione tra due parti e nell’interesse di entrambe. Nella pratica vedo gestire sempre più spesso gli interessi del solo proprietario ma non voglio entrare in polemiche. Preciso soltanto che il property finder è un agente immobiliare di parte. Viene incaricato dall’acquirente per curare i soli propri interessi. Sarà il property finder ad interfacciarsi con i colleghi laddove sarà necessario, proprio come farà con eventuali legali coinvolti, amministratori di condominio per valutare morosità o cause in corso, tecnici per chiusura di pratiche urbanistiche ecc.

 

Nel concreto cosa fa il property finder?

Per prima cosa c’è l’ascolto delle esigenze, dovrà capire e prospettare un piano economico e quindi in base alle disponibilità del cliente, si stabiliscono i passi da fare. Il property finder deve capire bene questi aspetti e se necessario proporrà un preventivo di mutuo, gratuito con il broker di propria fiducia per definire la cifra massima disponibile tra quello che può ottenere il cliente, nel rispetto della rata massima che intende pagare. Naturalmente il cliente sarà libero poi di fare il mutuo con chi vorrà ma questa consulenza è essenziale. Potrebbe anche dover acquistare con dei fondi disponibili in futuro e quindi si valuterà anche questo aspetto.

Se per avere i fondi, dovesse aver bisogno di vendere, il property finder dovrà fare una valutazione dell’immobile in questione, anche se questo fosse già in vendita con un altro agente. Nel caso non fosse in vendita, il cliente potrà decidere di affidarne la gestione al proprio property finder che dovrà essere un agente propenso alla collaborazione con i colleghi. Non pensate al franchising, queste strutture collaborano solo con il loro marchio, bisogna invece scegliere chi collabora con tutti.

Una volta fatti due conti, capite le tempistiche e come collimare tutte le fasi, si passa all’azione. Il cliente potrà fare ricerche on line se vede soluzioni appetibili ma inviare le schede di proprio interesse al property finder. Il lavoro importante di ricerca lo farà direttamente il property finder.

E non solo…

Sarà comunque compito di questa figura, contattare i proprietari di propria gestione ma anche i colleghi o i privati che dovessero gestire immobili di interesse dell’acquirente. Lo accompagnerà alle visite dopo aver scremato proposte non veritiere o non adatte alle esigenze richieste. Saprà proporre invece immobili di cui saprà capire le possibili trasformazioni rientrando comunque nel budget e avrà quell’occhio critico per valutare la possibilità di vizi occulti o semplicemente di aspetti che sfuggono all’acquirente.

Farà immaginare all’acquirente come poter trasformare l’immobile nella casa dei suoi sogni, anche con rendering virtuali e planimetrie arredate. La parte più delicata e importante, sarà garantire un acquisto sicuro dopo aver controllato tutta, ma proprio tutta la documentazione. La proposta, infatti, sarà sempre condizionata alla regolarità dell’immobile da tutti i punti di vista.

 

Con quale ottica segue questo lavoro?

Con quella di tutelare il suo cliente e metterlo al sicuro da qualsiasi imprevisto. Deve fare “l’avvocato del diavolo”, immaginare che si possa finire in una causa e anche nel peggiore dei casi, il cliente deve essere tutelato. Ecco perché dietro c’è un team di professionisti che andranno a sostenere i vari passaggi. Però mi ripeto, le competenze del property finder devono essere molto alte in tutti i settori. Sarà il property finder a dover capire come e quando interpellare i professionisti per il dovuto supporto ma lui deve avere un’ottima visione d’insieme perché i professionisti si dedicheranno solo a determinati aspetti legati alle proprie competenze. Il property finder è quella figura che li tiene sotto controllo a 360 gradi e risponde al professionista per quegli aspetti che magari non è abituato a tenere presenti.

Credo abbiate chiaro, a questo punto chi è il property finder, avrete capito che sarà il vostro unico referente in tutto il percorso di acquisto, anche con vendita, con accesso al mutuo o anche per pagamenti in contanti. Vi cercherà casa e vi Consiglierà, vi assisterà passo passo fino al momento del rogito e anche oltre sé dovese occorrere.

 

A chi consiglierei questo tipo di servizio

Sicuramente a tutte le persone ansiose, che conoscono poco o niente il settore, a quelle persone che preferiscono delegare e godersi solo il bello dell’acquisto di casa. A chi piace avere un unico referente e non doversi mettere a discutere ed inseguire tutte le persone coinvolte nel percorso spesso non capendo neanche fino in fondo cosa abbiano detto.

Volete rivolgervi all’agente che capita, così non saprete mai se sta facendo davvero anche i vostri interessi, o volete scegliere il vostro agente di parte che sicuramente si dedicherà alla sicurezza del vostro affare?

Quali sono i costi?

Bene, veniamo al dunque….quanto costa avere un referente esperto e attento che si dedica alla vostra scelta più importante?

Il compenso varia da caso a caso. Consideriamo che ormai le agenzie chiedono tutte il 4 per cento più IVA. Se chiedono di più diffidate, vi stanno mettendo in conto anche quella del venditore. Diffidate anche se chiedono di meno, almeno sugli importi entro i 300.000 euro. Le spese ci sono, se le agenzie non sono ben strutturate non possono dare garanzie.

La legge non tutela le parti fino in fondo e se facciamo proposte riportando le dichiarazioni del venditore e ce ne laviamo le mani, un po’ come fanno i notai sull’urbanistica, (vedi frasi tipo “il venditore dichiara che” oppure ” le parti mi dispensato da”) voi tirate fuori soldi senza certezze. Ci sono tanti modi per tutelare gli acquirenti…ma bisogna conoscerli.

Capito questo passaggio, veniamo a noi.

I costi della parcella di un property finder, si dovranno sostenere solo se vi trova l’immobile e si conclude l’affare. L’importo dipenderà da molti fattori e non c’è una regola prestabilita. Vi posso dire, con la massima trasparenza che mi contraddistingue, come mi regolo io.

Analizzo il caso e faccio un preventivo.  Mettiamo che il cliente ha già trovato l’immobile e vuole solo che mi dedico alla verifica e chiusura di quell’affare, chiedo un costo fisso molto ragionevole.

Se non ci sono da pagare storni provvigionali al collega che collabora o ad un privato, ovviamente, chiedo il 4 per cento che si paga normalmente ma con un servizio molto più ampio della classica mediazione. Se l’immobile lo identifichiamo tramite un agente e c’è da pagare la mediazione ad un collega, valutiamo caso per caso.

In genere il collega prende la provvigione dal venditore e chiede una parte di quella dell’acquirente. È una situazione che si presenta raramente perché in genere si divide la provvigione dell’acquirente tra i due agenti; quindi, i costi massimi restano nel 4 per cento. In rari casi possono arrivare ad un 5 totale… Poi ripeto, questo è per dare un’idea. Non posso entrare nel merito di come si comportino gli altri property finder.

 

Cosa fare per capire se un agente può essere il tuo property finder

Fissa un appuntamento parla della tua esigenza, verifica empatia e capacità di ascolto, parla di cose tecniche e cerca di percepire la sua preparazione. Ti deve ispirare sicurezza a istinto e anche un po’ con la ragione. Fatti spiegare come vorrebbe procedere, fatti fare un preventivo e poi decidi.

Se vorrai contattarmi, anche se hai già trovato da privato, posso aiutarti. Aiuto anche tante persone ad uscire da problemi da cui sono già stati travolti. Ho 34 anni di esperienza e la metto al servizio dei miei clienti perché mi realizza vedere realizzati i loro desideri immobiliari. Se vuoi valutare la situazione, contattami pure senza esitare, sarò lieta di darti altre informazioni o consigliarti nel caso specifico.

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Antonia Cucari

Titolare della Cucari Servizi Immobiliari.

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