Sento spesso dire dal proprietario: “io affitto con la cedolare secca!” pensando che la cedolare secca sia una tipologia di contratto.
Ragazzi, la cedolare secca è solo un’opzione fiscale e tra l’altro non sempre conveniente se avete molte fatture personali da scaricare.
I contratti possono essere a canone libero e a canone concordato.
A loro volta queste due tipologie di contratto possono essere sottoscritte con o senza la cedolare secca.
Che vuol dire nello specifico.
Un contratto Libero che ha durata minima di quattro anni rinnovabili di quattro in quattro, avrà un canone per l’appunto “libero”, cioè stabilito in accordo tra le parti.
Questo contratto si potrà registrare con o senza cedolare secca e nel caso di applicazione della cedolare, questa sarà del 21 per cento.
Registrando questa tipologia di contratto, senza cedolare secca, si pagheranno le tasse su base IRPEF e l’imponibile sarà il 95 per cento dell’intero canone annuale.
Il contratto a canone concordato è quello in cui il canone va calcolato in base a dei parametri contenuti in un accordo territoriale depositato presso ogni comune che ha aderito all’Accordo.
La tassazione in cedolare secca è del 10 per cento invece del 21 del 4 più 4.
L’aspetto interessante di questa tipologia contrattuale è che può essere registrato anche in regime IRPEF con una base imponibile, non del 95 per cento come nel contratto 4 più 4, bensì del 70 per cento del 95 per cento, cioè del 66,5 per cento del canone annuo. Rispetto ad un 4 piu 4 è molto vantaggioso a livello di tassazione in IRPEF.
Questa procedura di calcolo si farà sia per il cosiddetto 3 più due sempre, sia per il contratto transitorio, quello di massimo 18 mesi.
Molti mi chiedono se possono sottoscrivere un transitorio a canone libero, senza attenersi all’accordo territoriale.
La risposta è sì ma solo se l’immobile è situato in un comune con meno di 10.000 abitanti.
In caso contrario, per essere valido, deve essere sottoscritto nel rispetto dell’Accordo.
Vorrei darvi un cenno anche su un’altra tipologia di contratto ad uso abitativo è l’uso foresteria, da non confondere con il transitorio, come molti fanno.
L’uso foresteria è il contratto con il quale un’azienda prende in locazione un immobile come dimora dei propri dipendenti.
È un contratto completamente libero, con pattuizioni da concordare tra le parti. Non può essere applicata la cedolare secca e quindi andrà solo in IRPEF.
Riassumendo possiamo affittare il nostro immobile ad uso abitativo, con contratto Libero 4 più 4, a canone concordato 3 più due, con contratto transitorio o uso foresteria. Possiamo decidere di applicare la cedolare secca, dove consentito. Approfondirò i singoli contratti prossimamente.
Come scegliere il contratto migliore?
Ti possiamo fare un prospetto delle varie soluzioni per calcolare l’utile che avrai da ogni opzione e ti possiamo offrire una consulenza per quale opzione fiscale ti convenga ma anche aiutarti a scegliere la durata contrattuale in base alle tue esigenze personali.
Scrivi nei commenti i tuoi dubbi e sarò felice di aiutarti.
Se preferisci, come fanno in molto, puoi scrivermi via mail o WhatsApp.
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